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Di seguito l’articolo riportato sul sito http://www.giovinazzolive.it inerente l’evento del 25 Gennaio 2013 organizzato dall’Osservatorio per la legalità e per la difesa del bene comune.

Con l’auspicio che l’evento sia pioniere di un percorso che guidi tutta la cittadinanza verso un sistema di gestione rifiuti più virtuoso, buona lettura:

L’Osservatorio per la legalità e per la difesa del Bene Comune ci perdonerà per aver cambiato i connotati al titolo dell’incontro-dibattito sulla raccolta differenziata che si è svolto ieri presso l’auditorium don Tonino Bello.

Perché “ci piace”?

Innanzitutto perché la raccolta differenziata parte con l’essere uno stile di vita che i cittadini come singoli dovrebbero adottare e finisce con l’essere una buona pratica dalla quale tutti otteniamo benefici.

I giovinazzesi, con la loro nutrita presenza, hanno dimostrato di essere sensibili ad un argomento nei confronti del quale non c’è stato fino ad ora “anche” un adeguato supporto istituzionale.

È bene chiarire, e su questo la discussione è stata abbastanza franca, che se in dieci anni la percentuale di raccolta differenziata è rimasta pressoché inalterata non è stata nè solo colpa degli elettori nè tantomeno la responsabilità può essere addossata solo agli eletti.

I due relatori, Vito La Forgia, un ingegnere ambientale specializzato nella spinosa materia dei rifiuti, e Felice Piscitelli, assessore comunale all’Ambiente, hanno affrontato l’argomento partendo da due diversi punti di vista.

Prima del loro intervento, il moderatore della serata, il redattore del mensile in Città Girolamo Capurso ha fatto un excursus storico sugli atti amministrativi in materia dell’ultimo decennio.

Vito La Forgia ha offerto un approfondimento a 360° sulla questione rifiuti, sulle problematiche ad esso legate, oltre che sulle potenzialità che da esso potrebbero derivarne.

Differenziare, infatti, non giova solo all’ambiente, ma anche al portafoglio, e questo è senz’altro uno dei punti di forza di questa buona pratica.

È stato più volte ricordato nel corso della serata che le leggi regionali, nazionali ed europee fanno leva proprio su questo, con forti penalizzazioni economiche per chi non si impegna.

La famosa ecotassa, (che già paghiamo ma che, a partire dal 1 gennaio 2014, potrebbe aumentare se non dovessimo raggiungere il 65% di differenziata nel corso dell’anno appena iniziato) non è altro non è che una punizione per non aver fatto il nostro dovere di cittadini.

È qui, infatti, che lo spirito di cittadinanza responsabile deve venir fuori.

Non basta più fare la raccolta differenziata nelle proprie abitazioni per esserne dispensati, ma è necessario che tutti i cittadini siano coinvolti in questa pratica.

A questo punto dovrebbe entrare in gioco la civica amministrazione, con adeguati programmi di sensibilizzazione e soprattutto di raccolta.

L’attuale sistema di raccolta, infatti, così come evidenziato dall’assessore Felice Piscitelli, non ha, statisticamente parlando, ampi margini di miglioramento.

Potremmo arrivare a percentuali vicine al 20%, ma la storia ci dice che per raggiungere i livelli ottimali indicati dalla legge è indispensabile iniziare seriamente a parlare del così detto porta a porta.

Se la volontà politica delle precedenti amministrazioni di non aumentare le tasse per finanziare la raccolta domiciliare dei rifiuti, necessaria per coprirne le elevate spese iniziali, poteva più o meno essere condivisa, oggi non ci sono dubbi… è quella la strada da seguire.

Il nostro destino, però, non è più isolato.

Siamo parte integrante e forse potremmo anche diventare guida di un A.R.O., un Ambito Rifiuti Ottimale con i comuni di Modugno, Palo del Colle, Binetto, Bitritto, Bitetto e Sannicandro di Bari.

Questo significa che d’ora in poi tutte le scelte in materia dovranno essere condivise con questi comuni, e, a seconda di come verrà gestita la faccenda, questo potrebbe essere un peso oppure una grande opportunità.

Tra gli interventi da parte del pubblico vogliamo segnalare la proposta dell’associazione politico-culturale L.E.D. che ha chiesto agli amministratori presenti di seguire l’esempio dell’Osservatorio.

E quindi di sostituire le bottigliette in plastica  con delle brocche d’acqua pubblica in occasione dei consigli comunali, evitando così di produrre ulteriori rifiuti.

A conclusione della serata, il sindaco Tommaso Depalma, invitato a dire la sua sulla questione, ha puntato il dito sulle difficoltà che incontrano le amministrazioni ogni qual volta devono sedersi attorno ad un tavolo per cercare soluzioni comuni.

L’eccessiva burocrazia nel settore, a volta, risulta essere un ostacolo per le amministrazioni piuttosto che una risorsa.

L’incontro organizzato dall’Osservatorio non può e non deve essere fine a se stesso. Il dibattito sul tema richiede una sensibilizzazione continua.

È necessario che se ne parli nelle famiglie, nei luoghi di aggregazione, nelle scuole e che ci siano formazione ed informazione continua, perché solo così potremmo avere totale consapevolezza di ciò che siamo chiamati a fare.

Non dalla legge, non dall’ecotassa, ma dal rispetto per l’ambiente e per noi stessi, nella doppia veste di cittadini e di esseri umani.

Fonte: http://www.giovinazzolive.it

Nell’area Download è possibile scaricare gli atti dell’incontro

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