L’articolo è presente anche sulla rubrica Eco-Rifiuti del portale http://www.terlizzilive.it
Nelle ultime settimane sento spesso parlare di questo argomento, ed alla fine è accaduto che me ne sono anche occupato personalmente. Così mi sono chiesto se non fosse il caso di coinvolgere anche i lettori in questo argomento che tocca un po’ tutti da vicino. Infatti, che voi siate privati cittadini o professionisti del pneumatico, il rifiuto che se ne produce quando arriva a fine vita deve essere correttamente gestito. Non è più possibile vedere montagne di pneumatici gettati nei prati o nelle campagne, o altre montagne di pneumatici incendiati sviluppando fiamme altissime che colorano il nero della notte e rilasciano diossina nell’aria che noi tutti respiriamo.
Il D.Lgs. 152/2006, il famoso Testo Unico Ambientale, riporta all’art. 228, l’obbligo per i produttori e gli importatori di pneumatici di provvedere alla corretta gestione dei quantitativi di PFU pari a quelli dai medesimi immessi sul mercato e destinati alla vendita sul territorio nazionale. Questo articolo ha visto poi la sua attuazione con il Decreto del 11 Aprile 2011 n. 82 ed entrato in vigore il 9 Giugno 2011.