Il decreto “Milleproroghe” , che tale non si chiama più ma che in sostanza ha le stesse funzioni, ha portato il regalo di Natale che moltissime aziende aspettavano, la data di entrata in vigore del sistema di teacciabilità dei rifiuti è ora fissata al 2 Aprile 2012.

E così ci ritroviamo di nuovo di fronte all’ennesima proroga che non fa altro che trascinare quella che è diventata la carcassa del sistema informatico che avrebbe rivoluzionato (nel vero senso della parola) il sistema di tracciabilità dei rifiuti.

Nel frattempo sul sito del SISTRI ancora non vi è traccia di questa ulteriore proroga ma in compenso compaiono in bella vista nella home page i nuovissimi manuali che aggiungono nuova confusione a quella che già regna intorno al mondo dei rifiuti.

E quindi dopo l’istituzione frettolosa del SISTRI, l’obbligo di iscrizione pena gravi sanzioni, primi slittamenti, dispositivi USB difettosi, altri mai giunti ai richiedenti, informazioni confusionarie fornite dai call center, altri slittamenti, abrogazione del sistema, riesumazione della salma del sistri per riportarlo in vita, test falliti, eccoci qui al 28 dicembre a chiederci come mai questo sistema tanto voluto dal ministero dell’ambiente, osannato per la sua eccezionalità, ancora non parte.

La risposta è tanto semplice quanto banale. Il sistema se entrasse in funzione così come è ora produrrebbe una paralisi completa del comparto della gestione dei rifiuti. Le procedure, a volte complesse, altre volte al limite della normativa, altre volte a mio parere completamente al di fuori, non sono attualmente utilizzabili in tempi rapidi dagli operatori del settore.

Inutile in questo articolo dilungarsi su quanto sia macchinoso l’utilizzo del sistema sistri, di quanto il ministero abbia bisogno di ascoltare le proposte che arrivano dagli operatori del settore, poiché tanto ne ho già parlato nei precedenti articoli e tanto se ne è parlato nei vari forum e siti web che si occupano di ciò.

Ancora una volta ribadisco la mia opinione. Il SISTRI in sé ha dei principi lodevoli alla base. La lotta alle ecomafie è giusta ma prima di arrivare allo sviluppo di un tale “mostro” informatico sarebbe opportuno valutare se ci sono altre strade da percorrere.

Ad esempio sarebbe auspicabile l’erogazione di fondi ai corpi di polizia che sono preposti ai controlli su strada, implementando così i controlli. Si potrebbe anche auspicare l’implementazione di un database informatico che contenga tutte le autorizzazioni di tutte le aziende così fa facilitare i controlli rendendoli più snelli. Ancora, sarebbe opportuno rendere l’intera parte IV del T.U.A. più snella evitando così continue interpretazioni della normativa che rendono nebulosa e difficoltosa la gestione dei rifiuti. Se negli intenti del legislatore la normativa deve rendere limpida la gestione dei rifiuti, nella tutela dell’ambiente, di fatto ha messo non poco in crisi alcune realtà aziendali che non sanno più nemmeno se stanno producendo beni o rifiuti.

Concludendo, ad oggi il SISTRI è stato rinviato al 2 Aprile 2012, il MUD è stato prorogato al 30 Aprile del 2012, e quindi ancora nulla è di fatto cambiato.

Il contributo per l’iscrizione al SISTRI resta come sempre fissato al 30 Aprile 2012

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